L'ala italiana sopportava il peso di 56 persone e non faceva una piega.

Il Savoia Marchetti S.55
fu un’ala italiana che arrivò molto lontano, i suoi voli unirono le due sponde
dell’Oceano Atlantico. Quest’idrovolante svolse un ruolo importantissimo presso i sevizi postali dal 1925 fino al 1933,
sebbene l’ultimo volo avvenne nel 1941, dove rimase per sempre in deposito,
custodito negli hangar posti sulle rive dello splendido lago di Bracciano.
Questo velivolo fu testimone e simbolo di unione e pace, tenne unite le genti d’Italia, attraverso la consegna della corrispondenza
fra l’Italia e le sue isole, portò con sé tante speranze e quando partiva era
un carico di speranze e sentimenti che consegnava prontamente ai destinatari
posti nei vari luoghi del paese che si
potevano raggiungere rapidamente solo attraverso queste robuste ali italiane. Colgo
l’occasione per ringraziare Umberto perché col suo invito a scrivere qui, mi ha
permesso di parlare ancora di questo splendido velivolo, su cui è calato l’oblio
della memoria. E concludo con una certezza, sul blog di “Pace è Libertà” l’Italia
è una e indivisibile.